16 gennaio 2004
La sindrome di Eolo
Ero nella mia taverna, poco fa. Amo tantissimo il fuoco e di fiamme, fra camino e candele, in taverna ne tengo accese parecchie. Soprattutto tante candele di ogni forma e colore, essenze varie che arredano il mio nido notturno. Poca luce elettrica, a meno che io non stia leggendo. E così ero poco fa, circondata da molte fiammelle guardavo distrattamente il telegiornale gustandomi un raro momento di oziosa riflessione. Ero soprappensiero quando è finito il tiggì. Mi sono alzata dal divano, mi sono avvicinata al televisore e ho soffiato. Sì, per spegnerlo. Ho soffiato sul televisore. Mi devo preoccupare? Sì... credo che lo farò.
Ero nella mia taverna, poco fa. Amo tantissimo il fuoco e di fiamme, fra camino e candele, in taverna ne tengo accese parecchie. Soprattutto tante candele di ogni forma e colore, essenze varie che arredano il mio nido notturno. Poca luce elettrica, a meno che io non stia leggendo. E così ero poco fa, circondata da molte fiammelle guardavo distrattamente il telegiornale gustandomi un raro momento di oziosa riflessione. Ero soprappensiero quando è finito il tiggì. Mi sono alzata dal divano, mi sono avvicinata al televisore e ho soffiato. Sì, per spegnerlo. Ho soffiato sul televisore. Mi devo preoccupare? Sì... credo che lo farò.
posted by Albamarina at 20:52 |
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