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14 gennaio 2004
 Recidiva

Continuo a paragonare le parole alla musica, così oltre ad essere recidiva sono anche banale. Quante persone al mondo, e sicuramente con cognizione di causa, scrivono libri, articoli, saggi, testi, poesie e tanto, tanto di più? Eppure quanto si continua a scrivere! Anche indegnamente, per carità, e senza pretesa alcuna.
E quante opere, sinfonie, sonate, arie e canzoni sono state scritte dai mostri sacri della musica? Ma si continua a comporre. Lo stesso vale per ogni forma d'arte: pittura, scultura, danza, sono facili esempi.
E' per questo, mi domando, che anche di fronte a questo computer, mio inseparabile amico e catalizzatore di meraviglie tecnologiche, io continuo ad amare immensamente la biro e la carta su cui la mia mano scorrazza, felice gemella di quella che, nel frattempo, mi regge il mento? E ancora: sono forse i suoni umili del ruvido scorrere della piccola sfera, il cigolio del tavolo, le forme che rapidamente compaiono sul foglio, il movimento frenetico e inclinato della mano, forme elementari d'arte?
 
posted by Albamarina at 23:48 | |email