25 settembre 2004
Lettera
(post involontariamente a quattro mani)
Cosa mi potrei rimproverare... Ho un' età e non riesco ad andare così a fondo in un territorio vasto come quello della quotidianità di una mezza vita. Di certo ci sono state cose che avrei potuto gestire meglio. Cose che avrei potuto evitare. Cose che avrei potuto fare. Ma se così fosse, non sarei quella che sono ora, anche se non sono sicura di essere granché. In effetti ti ho appena mandato un sms, di quelli "aiutostomale".
La tua frase: **una sensazione ricorrente, quella del rimpianto per quello che "avremmo potuto" o "avremmo voluto"...** mi ha causato un maremoto, di quelli violenti. Avrei potuto e voluto miliardi di cose, situazioni, amori, lavori, rapporti umani, opportunità, e trova mille parole e metticele, che va bene comunque. Ma non si può scegliere più di tanto, come giustamente dici, ché il destino, o chi per lui, taglia gli alberi più grandi e noi possiamo solo tracciare un sentiero incerto e percorrerlo, salvo perdere ogni tanto la strada e vagare senza grande voglia di ritornare in carreggiata.
E ancora dici: ** A me sembra di vivere talvolta costretto dentro confini stretti come a te, e di non aver scelto la mia vita, ma che questa abbia scelto me, costringendomi a fare cose che solo l'abitudine che ti comprime il cuore e la mente mi permette di continuare a fare...** Che è, in fondo, quel che dico anch'io. ODIO le costrizioni. Quella della costrizione è forse l'unica situazione che mi manda in bestia, che mi annebbia la vista per la rabbia, che fa bollire e ribollire la mia testa fino a scoppiare. Le strade senza uscita, le scelte altrui che ricadono interamente su di me, quando mi trovo a dover prendere decisioni che non mi appartengono. La rabbia di vivere, immagino, quella che nella mia interpretazione dell'esistenza ha reso acuminati i canini dei carnivori, affilate le unghie, tesi i muscoli.
**E a questo punto voglio che tu me lo dica ... in tutta sincerità c'è qualcosa che ti puoi rimproverare?** Oh sì, un sacco di cose. Non credo sarei un essere umano, altrimenti. Le cose che mi potrei rimproverare, pur non facendolo, sono le stesse che mi danno gioia, pace, dolore, rabbia. Dipende solo dal momento in cui le guardo, o le ricordo.
**...non a chi ti è passato accanto in questi lunghi anni, e magari ti ha deluso o imbrogliato...** Ecco, su questo ci scriviamo un capitolo a parte. Lo intitoliamo "Spazzatura e dintorni".
**Le decisioni che prendiamo sono quasi sempre sbagliate, i giudizi che formuliamo sono quasi sempre superficiali o incompleti o dettati dall'egoismo. Ma per te e per me sono certo che l'anima è senza macchia** Questo lo scopriremo solo altrove. Ovunque l'altrove sia.
Ricambio l'affetto
Albamarina
(post involontariamente a quattro mani)
Cosa mi potrei rimproverare... Ho un' età e non riesco ad andare così a fondo in un territorio vasto come quello della quotidianità di una mezza vita. Di certo ci sono state cose che avrei potuto gestire meglio. Cose che avrei potuto evitare. Cose che avrei potuto fare. Ma se così fosse, non sarei quella che sono ora, anche se non sono sicura di essere granché. In effetti ti ho appena mandato un sms, di quelli "aiutostomale".
La tua frase: **una sensazione ricorrente, quella del rimpianto per quello che "avremmo potuto" o "avremmo voluto"...** mi ha causato un maremoto, di quelli violenti. Avrei potuto e voluto miliardi di cose, situazioni, amori, lavori, rapporti umani, opportunità, e trova mille parole e metticele, che va bene comunque. Ma non si può scegliere più di tanto, come giustamente dici, ché il destino, o chi per lui, taglia gli alberi più grandi e noi possiamo solo tracciare un sentiero incerto e percorrerlo, salvo perdere ogni tanto la strada e vagare senza grande voglia di ritornare in carreggiata.
E ancora dici: ** A me sembra di vivere talvolta costretto dentro confini stretti come a te, e di non aver scelto la mia vita, ma che questa abbia scelto me, costringendomi a fare cose che solo l'abitudine che ti comprime il cuore e la mente mi permette di continuare a fare...** Che è, in fondo, quel che dico anch'io. ODIO le costrizioni. Quella della costrizione è forse l'unica situazione che mi manda in bestia, che mi annebbia la vista per la rabbia, che fa bollire e ribollire la mia testa fino a scoppiare. Le strade senza uscita, le scelte altrui che ricadono interamente su di me, quando mi trovo a dover prendere decisioni che non mi appartengono. La rabbia di vivere, immagino, quella che nella mia interpretazione dell'esistenza ha reso acuminati i canini dei carnivori, affilate le unghie, tesi i muscoli.
**E a questo punto voglio che tu me lo dica ... in tutta sincerità c'è qualcosa che ti puoi rimproverare?** Oh sì, un sacco di cose. Non credo sarei un essere umano, altrimenti. Le cose che mi potrei rimproverare, pur non facendolo, sono le stesse che mi danno gioia, pace, dolore, rabbia. Dipende solo dal momento in cui le guardo, o le ricordo.
**...non a chi ti è passato accanto in questi lunghi anni, e magari ti ha deluso o imbrogliato...** Ecco, su questo ci scriviamo un capitolo a parte. Lo intitoliamo "Spazzatura e dintorni".
**Le decisioni che prendiamo sono quasi sempre sbagliate, i giudizi che formuliamo sono quasi sempre superficiali o incompleti o dettati dall'egoismo. Ma per te e per me sono certo che l'anima è senza macchia** Questo lo scopriremo solo altrove. Ovunque l'altrove sia.
Ricambio l'affetto
Albamarina
posted by Albamarina at 20:23 |
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