Telefonate di auguri, lettere di autocritica, trasmissioni dai toni quasi quieti, propositi di recupero totale di questa Italia spezzata in due. Siamo tutti più buoni e capaci di accettare la sconfitta. Da fuori. Io questo atteggiamento lo lascio a 'Porta a porta', Vespa è un bravissimo piazzista e ce la farà anche senza di me. La verità è che sono delusa e amareggiata, guardo un paese che sarà governato da chi parla di divisioni, di fucili, di città ladrone e da chi ha la faccia tosta di dire in televisione, due giorni prima delle elezioni, che le tasse devono essere pagate, che lui in primis l'ha sempre fatto. Come faccio a congratularmi con persone di cui non solo non mi fido, ma che incitano alla violenza - e quella verbale non è meno pericolosa - e raccontano bugie così evidenti da lasciar senza parole? Insomma, avrei voluto scrivere un post di quelli analitici, con dati, statistiche, considerazioni sociologiche e di struttura del territorio (chissà per chi votano mafia, 'ndrangheta e camorra). Un post equilibrato e sereno, con augurio finale di buon lavoro e di buon governo. Invece no, e oggi piove, ............... (riempire lo spazio vuoto con una frase a piacere).
Non ci riesco, a prenderla bene. Mi auguro di sbagliare, spero di essermi bevuta il cervello e di essere sotto l'effetto della depressione post voto.
Voi, però, tenetemi da parte dell'assenzio. Tanto.